13 giorni / 10 notti
da € 3.890 - Voli intercontinentali esclusi
Un viaggio nel Nord del Cile seguendo la voce più emozionante e forte dell’America Latina contemporanea. Racconti e immagini essenziali di paesaggi di selvaggia bellezza dell’aspro deserto di Atacama. Un viaggio verso mondi meravigliosi, pieni di amore, di sogni e di avventure, “come si usava nella pampa, camminavamo al centro della strada sterrata, di fronte a un cielo di nuvole rosse” (Hernan Rivera Letelier – La bambina che raccontava i film)
Caratteristiche del viaggio
Partenza dall’Italia in serata con volo di linea intercontinentale per Santiago. Pasti e pernottamento a bordo.
@early check-in
Arrivo, trasferimento e immediata sistemazione in hotel (early check-in incluso). Nel pomeriggio passeggiata nel centro storico della città percorrendo le vie principali incontrando la Cattedrale Metropolitana, il Museo Storico Nazionale, l’Ufficio Postale Centrale, Plaza de Armas e il Palacio de la Moneda. Si raggiunge inoltre il Cerro Santa Lucia da dove si gode di un panorama completo sulla città e il barrio Bellavista, il quartiere bohèmien di Santiago. Rientro in albergo. Pernottamento.
SANTIAGO Santiago, la capitale, adagiata nella valle centrale del Paese e circondata dalle montagne della cordigliera delle Ande è il centro politico, amministrativo e culturale del Cile. A causa dei numerosi terremoti la città ha subito nel corso degli anni notevoli cambiamenti e oggi edifici storici lasciano spazio a grattacieli e moderni centri commerciali. Il cuore del centro storico si sviluppa intorno alla vivace Plaza de Armas, dove si affacciano la Cattedrale, il Correo Central, il Palazzo della Real Audencia, in passato utilizzato come governo e il Municipio. Nelle vicinanze si trovano il Paseo Ahumada, la via commerciale pedonale piena di negozi, bar e ristoranti, il Palacio de la Moneda, in stile neoclassico progettato nel 1785, il Palazzo Cousiño appartenente alla famiglia Cousiño-Goyenechea, tra le più facoltose dell’epoca e il Teatro Municipale, un vero gioiello architettonico. Da non perdere la visita del Mercado Central, costruito alla fine dell’800, in bella struttura di ferro importata dall’Inghilterra che oggi ospita il pittoresco mercato del pesce dove si trovano ristoranti che offrono ottimi piatti. A nord, al di là del Rio Mapocho, si può raggiungere il Cerro San Cristóbal, che offre una strepitosa vista della città. Ai suoi piedi, il Barrio Bellavista è pieno di caffè, ristoranti, bar e club alla moda e ospita La Chascona, la casa-museo del poeta Pablo Neruda. Il frizzante e mondano quartiere di Lastarria è un’oasi nascosta nel centro della città, con ristoranti, teatri, gallerie d’arte e boutique di designer emergenti. Nel quartiere di Barrio Italia dove si stabilirono gli artigiani immigrati nel 19° secolo, è un susseguirsi di negozi di antiquariato con bei mobili e simpatici oggetti, gallerie d’arte, bar e ristoranti tradizionali. Per gli amanti della storia e della cultura imperdibile è il Museo della Memoria e dei Diritti Umani, dedicato ai fatti accaduti durante la dittatura di Pinochet, il Museo Nazionale de Bellas Artes, che espone opere di artisti cileni tra i quali Roberto Matta e Claudio Bravo e il MAC (Museo di Arte Contemporanea) che espone fotografie, sculture e opere di artisti cileni e non solo. Negli ultimi anni, Santiago ha avuto una grande rinascita nel campo delle arti, della cultura e della vita sociale, con la comparsa di nuove gallerie d’arte dove espongono artisti emergenti, musei e ristoranti trendy, trasformandosi in una delle capitali più attraenti e vive dell’America Latina.
| Prima Colazione |
Trasferimento in aeroporto. Partenza con volo per Iquique, una città del Cile settentrionale che si affaccia sull’Oceano Pacifico nel golfo di Arica. Arrivo dopo circa 2 ore e 25 minuti. Trasferimento e sistemazione in hotel. Pernottamento.
IQUIQUE Iquique è una città portuale del settentrione cileno. Cresciuta durante l’epoca della fiorente industria del salnitro, tra la fine del XIX ed i primi decenni del XX secolo, i principali edifici di interesse storico ed architettonico risalgono a questo periodo: il Casino Español, in stile moresco e con un’esuberante decorazione interna, la Plaza Prat, con la Torre del Reloj ed il Teatro Municipale del 1889, l’intera Calle Baquedano, caratterizzata da molti edifici in stile “Revival Greek”, ed il Palazzo Astoresca, costruito nel 1904, oggi centro culturale con pitture, arredamento originale arrivato dall’Europa, una mostra etnografica e una bizzarra collezione di conchiglie marine raccolte in tutto il mondo. Il Museo Regional ospita, insieme ad un’interessante mostra archeologica, oggetti appartenenti allo stesso periodo di fioritura della città. Iquique è famosa, nella storia cilena anche per il combattimento navale di Iquique e di Punta Gruesa, durante la Guerra del Pacifico del 1879-84, episodio ricordato dalla collezione raccolta nel Museo Navale.
CALAMA Ai margini del deserto di Atacama, è una cittadina che a partire dalla fine del XIX secolo si è progressivamente popolata a dismisura, in quanto base operativa e residenziale delle migliaia di minatori del nord del Cile.
Si consiglia la visita di Iquique il cui nome in lingua aymara significa dormire, ospita alcuni edifici storici risalenti all’epoca spagnola
“Visto che in casa il denaro andava a cavallo e noi a piedi, quando all’officina arrivava un film che a mio padre – solo in base al nome dell’attore o dell’attrice principale – sembrava bello, si mettevano insieme le monete a una a una, quanto bastava per un biglietto, e mandavano a me a vederlo. Poi, una volta tornata dal cinema, io dovevo raccontarlo alla famiglia riunita al completo nel soggiorno.
Andavamo sempre allo spettacolo pomeridiano. Era una cosa che mi piaceva da morire, perché secondo me l’imbrunire era l’ora più bella della pampa. Gli ultimi raggi del sole dipingevano d’oro le lamiere di zinco ossidate, e i colori del crepuscolo si intonavano con i foulard di seta che metteva mia madre. Lei adorava i foulard di seta.
Come si usava nella pampa, camminavamo al centro della strada sterrata, di fronte a un cielo di nuvole rosse.”
| Prima Colazione |
@Volcan Isluga
Visita del Parco Nazionale Isluga, che occupa un’area di 1750 kmq ed è caratterizzato da una vegetazione tipica andina composta da arbusti nani, cactus, quinoa, l’unico albero che sopravvive a 4500 metri, e tappeti verdi brillanti molto compatti di llareta, una specie endemica che cresce un millimetro. Il parco è dominato dalla mole del possente Volcán Isluga (5500 m s.l.m.) e disseminato di caratteristici villaggi andini dove il tempo sembra essersi fermato.
Tempo di percorrenza: circa 9 ore (includendo la visita del Parco Nazionale Isluga)
“Le case del villaggio, come in tutte le zone minerarie della pampa, definivano perfettamente le tre classi sociali esistenti: le case di lamiera gli operai, le case di argilla gli impiegati e le lussuose villette i gringos. La nostra casa era una baracca di pezzi di lamiera divisa in tre parti. La prima era il soggiorno o “living” come la chiamava la gente (anche se in casa nostra un vero salotto non c’è mai stato). La seconda fungeva da camera da letto, e la parte in fondo da cucina e tinello. Nella camera da letto c’era lo spazio per i tre letti di ferro battuto che avevamo. In uno dormiva mio padre, nell’altro i miei tre fratelli più grandi, e nel terzo mio fratello Marcelino e io.”
| Prima Colazione |
@Città fantasma di Humberstone
@Geoglifos de Pintados
Partenza per la visita delle ex fabbriche di salnitro di Santa Laura e Humberstone, dichiarate nel 2005 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Gli edifici conservano gran parte delle strutture utilizzate per l’estrazione del salnitro formando una vera e propria città costruita in mezzo al deserto, con le case per gli operai e le scuole. Oggi aggirarsi per questo villaggio fantasma è di grande fascino e stupore. Si prosegue per la visita ai “Geoglifos de Pintados” una concentrazione di circa 450 figure straordinarie disegnate su una collina, in un’area di oltre 3 km. Questi geoglifi furono creati da popolazioni andine pre-ispaniche, in un periodo compreso tra il 700 e il 1500 d.C., utilizzando una tecnica consistente nella rimozione superficiale del terreno, in modo da produrre un contrasto tra la superficie scavata e l’ambiente circostante. Proseguimento per San Pedro de Atacama. Sistemazione in hotel.
Pernottamento.
SAN PEDRO DE ATACAMA Nei pressi di questo tipico villaggio andino, che offre l’opportunità di visitare un interessantissimo museo che espone antichi reperti della civiltà Atacameña, si trova anche il villaggio di Toconao – dove gli artigiani intagliano figure in pietra vulcanica –, i tipici “pueblos” andini di Lasana e Caspana, la chiesetta coloniale di Chiu Chiu (la più antica del Cile), e le rovine della fortezza di Quitor, risalente al XII secolo.
Ma le maggiori attrattive di quest’area sono senz’altro quelle naturalistiche: laghi salati in alta quota, abitati da centinaia di fenicotteri, geyser che lanciano imponenti colonne di vapore nella luce cristallina dell’alba andina, spettacolari vulcani attivi e paesaggi alieni dai vividi colori. Il tutto nella violenta cornice del deserto di Atacama, il luogo più arido del pianeta, in cui il silenzio regna sovrano. Qui, nell’aria cristallina dovuta all’alta quota e alla totale mancanza di umidità, si vedono i cieli più tersi e i tramonti più infuocati.
Si consiglia la visita delle ex fabbriche di salnitro di Santa Laura e Humbestone, dichiarate nel 2005 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, conservano gran parte delle strutture utilizzate per l’estrazione del salnitro e una vera e propria città costruita in mezzo al deserto dotata di case utilizzate dai lavoratori, campi da tennis, scuola e una piscina costruita con pezzi di ferro recuperate da una barca. Da non perdere la visita ai “Geoglifos de Pintados” un’enorme concentrazione di arte rupestre con rappresentazioni di oltre 350 figure geometriche o raffiguranti uomini, animali e uccelli.
Distanza Iquique/Calama: 385 km su strada asfaltata e sterrata
Distanza Calama/San Pedro de Atacama: 100 km su strada asfaltata
Tempo di percorrenza: circa 11 ore (includendo le visite)
“La nostra Officina era una delle più povere della provincia. La gente non aveva niente da fare e da vedere nei lunghi pomeriggi della pampa. Non c’era una filarmonica dove andare a ballare, non avevamo una banda musicale che suonasse nel fine settimana sul palco della piazza. Non c’era neanche un “giorno del treno”, uno di quelli che nelle altre Officine dove esisteva una stazione ferroviaria erano tutta una festa. Ci restava soltanto il cinematografo.
Ma lo stipendio non sempre bastava a pagare un biglietto, vivevano tutti a credito, e per ottenere un po’ di denaro prima dei giorni di paga, la maggior parte della gente andava a impegnare il cedolino dello stipendio dall’usuraio.”
Mattinata libera. Nel pomeriggio visita della valle della Luna. Durante il percorso (camminata di 45 minuti) è possibile apprezzare le suggestive sculture di roccia che danno vita alla Cordigliera de la Sal, visitando Las Tres Marías, una formazione geologica situata accanto ad una vecchia miniera di sale. Il percorso culmina nella Valle della Luna da dove si potrà godere di un meraviglioso tramonto sul deserto di Atacama. Rientro in hotel. Pernottamento.
Mentre raccontavo i film – gesticolavo, mi sbracciavo, cambiavo voce – cominciavano come a sdoppiarmi, a cambiare pelle, trasformandomi in ognuno dei personaggi. Non stavo raccontando il film, lo stavo interpretando. Di più: lo stavo vivendo. Mio padre e i miei fratelli mi ascoltavano e mi guardavano a bocca aperta. Lui e i miei fratelli erano come rapiti. E avevano gli occhi lucidi di pianto.
Nel villaggio, intanto la gente cominciò a parlare di me. “Quella è la bambina che racconta i film.” Mi capitava di sentire a volte mentre facevo la coda per il pane o all’emporio. O quando passavo per la via delle botteghe, all’uscita della scuola. Ma la mia popolarità s’impennò definitivamente la sera in cui, tornata dal cinema, trovai ad aspettarmi a casa più gente del previsto.
| Prima Colazione | Pranzo |
Giornata dedicata alla visita delle lagune Miñiques e Miscanti, del pittoresco villaggio di Socaire e di Toconao, piccolo “pueblo” coloniale interamente costruito in “liparite”. In seguito sosta nel Salar de Atacama, il maggior deposito salino del Cile e sosta alla Laguna Chaxa per ammirare le colonie di fenicotteri rosa che vivono in questo luogo di rara bellezza. Pranzo in corso di escursione. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel. Pernottamento.
“E così, dalla sera alla mattina, quasi senza rendercene conto, il living si trasformò in qualcosa di simile a una piccola sala di cinema raccontato. Dividemmo il locale in due ambienti, proprio come la cinema dell’Officina. Dietro, vicino alla poltrona di mio padre e alla panca dei miei fratelli, sistemammo tutte le cianfrusaglie che potevano servire per sedersi, e quella era la platea. La parte davanti, dove tutti, specialmente i bambini, stavano seduti per terra, divenne la galleria. La finestra, che era il loggione, fu abolita.
Una volta lessi una frase – sicuramente di un autore famoso – che diceva qualcosa del tipo che la vita è fatta della stessa materia dei sogni. Io dico che la vita può benissimo essere fatta della stessa materia dei film.
Raccontare un film è come raccontare un sogno. Raccontare una vita è come raccontare un sogno oppure un film.”
| Prima Colazione |
Partenza al mattino molto presto per i Geyser del Tatio; qui l’alba offre uno spettacolo eccezionale, fumarole alla loro massima ebollizione che raggiungono i 6 metri di altezza e l’esperienza è arricchita da camminate guidate tra crateri di fango caldo e piccoli geyser e culmina con una colazione nel mezzo del più grande gruppo di geyser dell’emisfero sud. Rientro a San Pedro e pomeriggio libero. Pernottamento.
“A quel tempo scoprii che tutti amano sentirsi raccontare storie. Vogliono fuggire per un attimo della realtà e vivere quei mondi inventati dei film, dei radiogrammi, dei romanzi. Amano perfino sentirsi raccontare bugie, se si tratta di bugie ben raccontate. Da lì il successo di tanti truffatori abili con la favella.
Senza neanche pensarlo, io mi ero trasformata per loro in una fabbricante di illusioni.
Una specie di fata, come diceva la vicina. Le mie narrazioni dei film li strappavano da quel nulla aspro che era il deserto e, fosse anche per un solo momento, li trasportavano verso mondi meravigliosi, pieni di amore, di sogni e di avventure. A differenza di quel che accadeva quando li vedevano proiettati sullo schermo di un cinema, nelle mie narrazioni ognuno poteva immaginare quei mondi a proprio piacimento.”
| Prima Colazione |
Partenza per la visita delle rovine della cittadina di Pampa Unión narrata dallo scrittore, una delle comunità più importanti della pampa del salnitro, con più di 5.000 abitanti permanenti. Proseguimento per Antofagasta con sosta per ammirare La Mano del Deserto, una caratteristica scultura dall’artista cileno Mario Irarrázabal. Sistemazione in hotel. Antofagasta, è una città portuale del Cile settentrionale che si affaccia sull’Oceano Pacifico, ed è caratterizzata da La Portada, una particolare composizione rocciosa a forma di arco sulla costa rocciosa.
ANTOFAGASTA Antofagasta è una città portuale del Cile settentrionale che si affaccia sull’Oceano Pacifico. Si trova a circa 700 miglia nord della capitale Santiago. L’origine del suo nome è dubbia, ma l’ipotesi più accertata vuole che esso provenga da una parola in lingua quechua che significa città del grande letto di sale. Fondata nel 1868 è una delle città più importanti del paese. È la capitale della regione di Antofagasta e conta 298.000 abitanti circa.
Si consiglia la visita della ex fabbrica e miniera di salnitro di Chacabuco, un impressionante testimonianza dello sviluppo minerario. Prima di Arrivare ad Antofagasta si consiglia la visita del museo ferroviario di Baquedano.
Distanza: 311 Km (senza fermate)
Tempo di percorrenza: circa 10 ore
“Poi, questo già si sa, l’Officina venne chiusa. Andarono via tutti. Se ne andavano piangendo. Io restai. Restai sola. Non avevo un posto dove andare né qualcuno con cui andare.
Credo di essere l’unica donna che vive sola in un villaggio fantasma. Mi arrangio facendo la guida. Distribuiscono volantini che raccontano la storia delle miniere di salnitro, offro vecchie foto, copie della rivista Ecran, bambole di pezza, camioncini di latta, cose che trovo nel mio girovagare per le case abbandonate.”
| Prima Colazione |
Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Santiago. Arrivo dopo circa 1 ora e 50 minuti, trasferimento e sistemazione in hotel. Pernottamento.
“Qualcuno tra quelli che vengono a visitare i resti di questa miniera di salnitro mi domanda, stupefatto, come potevamo vivere in questa landa desolata. Il paesaggio gli fa venire in mente qualcosa di simile a una provincia dell’inferno.
Io rispondo, orgogliosa, che per noi era il paradiso. Racconto la vita che conducevamo qui al villaggio. Qui nessuno moriva di fame. Ci aiutavamo gli uni con gli altri. Di notte potevamo dormire con la porta aperta e non succedeva niente. I visitatori mi ascoltano increduli. Alcuni quasi con compassione. Non mancano quelli che mi considerano nostalgica, romantica, avventuriera. Molti mi credono pazza.
Non m’importa. Al contrario, quando sono particolarmente ispirata, li porto in questa casa – o in ciò che ne resta -, che è la casa dove ho vissuto tutta la vita. Qui ripeto per loro la storia della bambina che raccontava i film. Mi ascoltano a bocca aperta. Soprattutto i giovani: nel mondo tecnologico di oggi, una raccontatrice di film è qualcosa di incredibile per loro.
All’imbrunire, quando si ritirano nei loro veicoli diretti verso le loro città, torno a essere quello che sono: il fantasma di un villaggio abbandonato. O forse una statua di sale?Allora salgo sulla torre della chiesa a contemplare l’orizzonte. Ogni crepuscolo è come la panoramica finale di un vecchio film, un film in technicolor e cinemascope. Il rumore del vento che batte sulle lamiere è la colonna sonora. Un film ripetuto giorno dopo giorno. A volte triste, a volte meno triste.
Ma sempre lo stesso finale.
Sullo sfondo di quel gran sipario imbrunito vedo allontanarsi mio padre nella sua poltrona con le rotelle, vedo allontanarsi i miei fratelli, a uno a uno, mia madre con i suoi foulard di seta al vento. Li vedo andar via come se ne andarono gli abitanti dell’Officina, li vedo disperdesi all’orizzonte come un miraggio, mentre la musica va spegnendosi a poco a poco e al di sopra delle loro sagome emerge, rotonda e fatale, la parola che nessuno in vita vuole leggere: FINE”
| Prima Colazione |
Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea. Pasti e pernottamento a bordo.
Fine del viaggio
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Hotel Standard | Hotel Superior | ||
---|---|---|---|---|
Camera doppia | Supplemento singola | Camera doppia | Supplemento singola | |
Note
Partenze individuali giornaliere (minimo 2 partecipanti)
Hotel Categoria Standard:
Santiago / Pullman Santiago ****
Iquique / Diego De Almagro ****
San Pedro De Atacama / Kimal ***
Antofagasta / Diego De Almagro ***
Hotel Categoria Superior:
Santiago / Cumbres Lastarria ****
Iquique / Terrado Suites **** Sup
San Pedro De Atacama / Terrantai Lodge ****
Antofagasta / Terrado Suites ****
Attenzione:
Quote non valide in alta stagione e nei periodi di Pasqua, Natale, Capodanno, durante le festività nazionali ed eventuali congressi.
Durante il viaggio si toccano località situate ad altitudine superiore ai 3500 m s.l.m. L’itinerario è studiato in modo da limitare il più possibile i disturbi dovuti all’altitudine, tuttavia è importante che i partecipanti godano di buona salute al momento di intraprendere il viaggio.
Il programma potrebbe subire delle variazioni, anche in corso di viaggio, senza modificare il contenuto delle visite.
La quota comprende
La quota non comprende
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Un percorso culturale e paesaggistico in luoghi di bellezza indiscussa, per chi ama lo charme, l’eleganza e l’esclusività,
Su richiesta
Negli ultimi decenni il Cile è diventato leader mondiale nell’astronomia e ospita la maggior parte dei più potenti osservatori astronomici terrestri della terra.