Il sito archeologico di Chicannà sorge a due chilometri a ovest di Becán nello stato messicano di Campeche. Si tratta di una città Maya costruita nel periodo classico. Prese questo nome nel 1966 dalla scoperta della Struttura II: chi (bocca), can (serpente), nà (casa), “Casa della bocca del serpente”. Considerando le sue dimensioni e la sua posizione, dove essere un piccolo centro residenziale per i regnanti dell’antica capitale della regione di Becan. Fu abitata dal 300 a.C. al 1100 d.C.
Quest’affascinante attrazione turistica si contraddistingue per l’eleganza e la ricchezza decorativa delle strutture, considerate da alcuni ricercatori luoghi d’elite. Le rappresentazioni del dio maya Itzamnà, o Madre della Terra sono tipiche dello stile Rio Bec. Uno dei reperti più suggestivi è un tempio che presenta un’incredibile entrata a forma di bocca di mostro, con le zanne che sporgono dall’architrave e altre zanne che pendono dalla scalinata di ingresso. Questo sito archeologico è composto da sette strutture: il Palazzo dell’Oriente, una costruzione con due file di tre stanze ciascuna. Le strutture III, IV e VI si distinguono dalle altre per avere le scale nella parte centrale, la struttura XI è composta da un piccolo palazzo di 12 stanze. Infine la struttura XX, un edificio di due livelli con un totale di 15 stanze e una facciata principale con una parte zoomorfa integrale.
E’ possibile accedere al sito dal lunedì alla domenica dalle 8.00 alle 17.00 pagando un ingresso di 42 pesos. I periodi migliori per visitare questa culla Maya vanno da gennaio a giugno e da ottobre a dicembre.
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