Cabo de la Vela è un remoto villaggio di pescatori abitato dalla comunità indigena dei Wayuu, a nord-ovest di Riohacha. Il “Cabo” da cui prende il nome è un promontorio roccioso che incombe sulle spiagge, sullo sfondo dei meravigliosi colori del deserto.
Cabo fu uno dei primi luoghi visitati dagli europei nel continente sudamericano. Ora, dopo quasi un millennio, gli europei, insieme ad altri turisti e viaggiatori di tutto il mondo, stanno rivivendo la stessa magnifica esperienza.
Negli ultimi anni è diventato un’importante meta per l’ecoturismo e vanta molti alloggi in stile indigeno. Cabo de la Vela rappresenta un luogo sacro per i Wayuu: in base alla loro religione, infatti, è da qui che gli spiriti dei guajiros, dopo la morte, iniziano il cammino verso l’ignoto.
Cabo de la Vela, oltre a regalarti la meraviglia delle spiagge e del deserto, offre molte attività, tra cui:
– Visitare il Pilón de Azúcar e la sua spiaggia: luogo sacro per i Wayuu, la collina può essere scalata in circa 15 minuti per poi ammirare l’immenso panorama del deserto e del Mar dei Caraibi.
-Raggiungere il Faro: non è tanto un faro, ma uno dei panorami dove ammirare uno dei tramonti più belli della Colombia.
– Spiaggia di Ojo del Agua: questa spiaggia prende il nome da una piccola piscina d’acqua dolce ed è circondata sa scogli.
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